“Oh sorella vuoi venire con me a guardare le navi che fanno vela in mare?”
La prese per mano e la condusse fino alla spiaggia del Nord. Mentre stavano sulla spiaggia ventosa la ragazza bruna gettò la sorella in mare.
(Cruel sister - ballata medievale inglese)

giovedì 9 ottobre 2014

Sacco e Vanzetti

Si levarono i calici.
"A voi, Nicola e Bart!", esclamarono tutti, in coro.
"Ehm, ragazzi..."
"Sì, Vanzetti? Che c'è? Qualcosa non va?", disse Josh. Giacomo Trentacoste, per tutti Josh dacché aveva lasciato la Sicilia, da sempre era uno degli amici più cari del compianto Bart, e ci aveva tenuto tantissimo ad organizzare quella veglia in suo onore. Ma ora che le esequie erano in corso, sembrava un po' smarrito. Tanta gente non se la sarebbe mai aspettata. OK, la notizia della morte dei due anarchici italiani era trapelata di bocca in bocca, di fabbrica in fabbrica, di abbaino in uscio per tutta Little Italy, e fin lì ci siamo. Ma che venissero anche gli americani... Che roba. 
Come si faceva a contenerli tutti? Il monolocale che Josh divideva con i colleghi operai non ce l'avrebbe mai fatta ad ospitarli. Dovettero spostarsi in strada. Per fortuna che il rum scorreva a fiumi; era stato acquistato a buon prezzo all'emporio indiano sulla Ventisettesima. A Bart piaceva il rum, ma adesso lo guardava con una faccia scura.
"Che c'è, Trumlin?", ripeté Josh. "La veglia non è di tuo gradimento? Abbiamo fatto tutto come piaceva a te... e quanta gente, quanta gente! Hai visto? C'è anche il vicesindaco!".
Vanzetti si guardò attorno. Certo che ce n'era, di che commuoversi. "Oh, no, amico mio, non è per la veglia, davvero. Hai fatto un lavoro straordinario, e sono lusingato da tutta questa affluenza. Solo... se poteste non chiamarmi Bart, ecco. Io sono Bartolomeo. In Italiano. Mi hanno lasciato friggere vivo proprio perché venivo da Cuneo, in Italia. Un italiano, e tale voglio essere, anche da morto. In fondo... non sono mica diventato un fantasma per niente!".
"Oh. Hai ragione, che sciocco. Mi rincresce, amico mio, farò rifare il brindisi. Saranno tutti contenti. Del resto, si sa: ogni momento è buono per un bel goccetto di rum. Rende più facile la vita”. 
Bartolomeo sorrideva. "Grazie, fratello, e.. ehi, Nicola, vieni! Vedrai, anche lui ne sarà felice".
Il secondo ectoplasma presente alla commemorazione si avvicinava più lentamente del primo. Il buon Sacco, si sapeva, non aveva mai posseduto la verve dell'amico. Ma era dei suoi occhi infiammati dal desiderio di libertà che le persone non facevano che parlare, una volta tornate dalle manifestazioni per i diritti degli operai che spesso teneva.
Una grande, grandissima perdita, lo dicevano tutti. Il processo vizioso, il corteo e l'intervento di Mussolini - di Mussolini! -, ma niente. Niente era valso a salvar loro la vita. Il 23 Agosto 1927, a distanza di sette minuti l'uno dall'altro, i due Wops furono accompagnati sulla sedia elettrica. Riposino per sempre qui, nei nostri cuori. 
Lì devono stare. Due eroi, e lo sono davvero. Sette anni di sfinenti udienze non li hanno piegati. Il piccolo Dante Sacco mostrò ai compagni una lettera, qualche giorno dopo l'esecuzione. Era del suo papà. Ad un certo punto, Nicola scriveva: "Essi potranno ben crocifiggere i nostri corpi come già fanno da sette anni: ma essi non potranno mai distruggere le nostre idee, che rimarranno ancora più belle per le future generazioni a venire". 

Nicola mise una mano sulla spalla di Josh. "I miei ringraziamenti, carissimo. Qui è tutto splendido, riscalda il cuore". 
Toccò a Bartolomeo rispondere: "Certo, 'riscalda il cuore'. Un'espressione davvero appropriata per due morti d'arresto cardiaco su una sedia elettrificata".
Tutti risero. Il solito Vanzetti, faceva dell'umorismo anche quando non c'era niente da ridere. 
La folla alzava il collo per vedere cosa avesse provocato l'ilarità del mucchietto sul marciapiede in una circostanza così triste. C'era chi urlava alla mancanza di pudore, alle memorie non rispettate. Ma Sacco e Vanzetti avevano deciso di mostrarsi solo ai pochi che adesso si sganasciavano dalle risate. 
Scrissero una canzone, anzi più d'una, per l'infelice storia dei due anarchici italiani ammazzati per un crimine che non avevano commesso. Joan Baez e Ennio Morricone diedero pensieri e parole ai due amici di Josh. Eccole:

« Vi rendo omaggio Nicola e Bart
Per sempre riposate qui nei nostri cuori
Il momento estremo e finale è vostro
Questo dolore è il vostro trionfo! »

Elena Spina



(brano tratto da The Ballad of Nick & Bart - Here's to you)